" Nacqui una seconda volta quando la mia mia anima e il mio corspo si innamorarono e si sposarono".
KHALIL GIBRAN
RAZIONALE
La salute è fondamentale per lo sviluppo umano, come emerge dal Goal 3 dell’Agenda 2030: tutti senza alcuna distinzione dobbiamo promuovere il benessere e mettere sempre una buona salute” per tutti” e” a tutte le età” al primo posto nelle nostre priorità, così come d’altronde le persone che godono di uno stato di benessere e di buona salute sono un sostegno fondamentale per le società.
I DNA (Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione) anche detti semplicemente Disturbi dell’Alimentazione (DA), sono patologie complesse e molto gravi che rientrano nella sfera della salute mentale e nelle dipendenze e sono caratterizzate da un disfunzionale comportamento alimentare, da un’eccessiva preoccupazione per il peso e da un’alterata percezione dell’immagine corporea (DSM 5 -Manuale Diagnostico Salute Mentale).
Attualmente questi disturbi rappresentano un importante problema di salute pubblica, visto che per l’Anoressia e per la Bulimia nervosa negli ultimi decenni c’è stato un notevole abbassamento dell’età dell’esordio.
Da qui il titolo della XLIV edizione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (26ma del nostro Istituto): “Il corpo inFAME tra essere ed apparire”, che intende essere un momento di riflessione e sensibilizzazione, alla luce delle evidenze attualmente disponibili nell’ambito sia del nuovo approccio al cibo, l’approccio olistico “One Health” sia della GMA celebrata dalla FAO: “Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”.
Costruire la salute del futuro è basilare a scuola, luogo privilegiato educativo che consente di acquisire e di migliorare l’alfabetizzazione alla salute (health literacy) per prevenire l’insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili.
Imparare a scuola da un lato ad acquisire un rapporto sintonico con il proprio corpo, dall’altro a gestire il proprio comportamento alimentare, in modo da acquisire un rapporto sano e positivo con il cibo, proponendo oltre che l’utilizzo e il consumo di alimenti di prima qualità, un’idea di cucina che è anche cultura, condivisione e rispetto delle diversità potrà contribuire a fare prevenzione per ridurre l’insorgenza dei DA e contribuire a limitare le gravi conseguenze fisiche, psicologiche e sociali che ne possono derivare.