RAZIONALE
Nel XX secolo la salute è definita dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale” e non “la mera assenza di malattia”, quindi, implica, conseguentemente ai due anni di pandemia Covid, anche la nostra capacità di adattamento ed autogestione di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive.
Oggi emerge la necessità di riconoscere un approccio olistico integrato “One Health”, per raggiungere la salute globale, imprescindibile dai determinanti della salute ad essa collegati.
Da qui il titolo della XLIII edizione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione (25ma del nostro Istituto):
“Alimentare la salute per un futuro sostenibile”
che vuole essere un momento di riflessione e sensibilizzazione, alla luce delle evidenze attualmente disponibili, su alcune connessioni sia tra dieta longeva, timing eating, nutrizione di precisione e salute del futuro, sia tra cibo, acqua e salute del futuro.
Costruire la salute del futuro diventa fondamentale a scuola, luogo privilegiato educativo che consente di acquisire e di migliorare l'alfabetizzazione alla salute (health literacy) per prevenire l'insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili.
Imparare a scuola a far proprio uno stile di vita sano, da un lato, ed a gestire il proprio comportamento, dall'altro, scegliendo cibi tradizionali un domani per aderire ad un modello alimentare con consapevolezza, magari anche cibi del futuro, così lontani dalle tradizioni di oggi, potrà contribuire a promuovere la salute del singolo e delle comunità.
Noi siamo ciò che scegliamo di mangiare oggi per domani.
“Nulla è permanente tranne il cambiamento.”
Eraclito